venerdì 21 settembre 2007

Apologia dei Manga



Piccola nota prima di continuare … alcuni leggendo queste righe potrebbero pensare che a 23 anni suonati leggere manga sia una cosa da immaturi, da bambini o quantaltro. FALSO. Questo genere di affermazioni nascono per lo più da chi, valutandoli da lontano senza mai averli nemmeno sfogliati si sente sufficientemente ferrato in materia da poter dare il proprio parere critico.

Diffidate del loro parere, sono le tipiche persone che giudicano tutto dalla copertina oppure che semplicemente si sono avvicinati a questo tipo di cultura (perché proprio di cultura si tratta) in modo superficiale senza riuscire a comprenderla a fondo.
Attualmente esistono infinite varietà di fumetti, che si differenziano per caratteristiche quali: disegno, complessità della trama e dei contenuti, ma soprattutto target di riferimento. La varietà di manga attualmente in circolazione è tanto ampia da non permettere una valutazione tanto sintentica e superficiale da parte di chi non li conosca a fondo.
Oggi come oggi i manga costituiscono un vero e proprio genere letterario, purtroppo la cultura intesa nel senso più classico del termine snobba generi che non si confanno ad un modello tradizionale, emarginandoli ed etichettandoli come "robaccia".
Tempo fa, parlando con un docente universitario di Semiotica è saltato fuori l'argomento ed egli mi ha confessato di volere parlare di questo genere in uno dei suoi saggi, ma mi ha anche confidato che la trattazione di un simile argomento gli sarebbe costata la perdita di parecchia della propria credibilità poreofessionale agli occhi dei suoi colleghi.
Giudicate voi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho più di trent'anni e non nascondo la mia passione per anime e manga (e per il disegno in generale) mi rendo conto che nel nostro paese non godono della stessa considerazione che hanno altrove ma credo che le cose stiano cambiando piano piano.

Anonimo ha detto...

Ho più di trent'anni e non nascondo la mia passione per anime e manga (e per il disegno in generale) mi rendo conto che nel nostro paese non godono della stessa considerazione che hanno altrove ma credo che le cose stiano cambiando piano piano.