sabato 29 settembre 2007

Hinata & Naruto Prima Serie (3/3)

Subito dopo il termine del primo turno di combattimenti, viene decretata una pausa di un mese durante la quale i giovani ninja potranno riprendersi ed allenarsi in vista di un successivo torneo che vedraà sfidarsi i vincitori dei precedenti combattimenti. Il destino (che in questo fumetto coincide con la geniale mente del maestro Kishimoto) decreta che il primo incontro che verrà disputato si combatterà nientemeno che tra Naruto e Neji.
Il giorno di inizio del nuovo torneo Naruto, prima di recarsi all'arena, decide di fare un giro in quello che un tempo era il suo campo di addestramento; qui, guardacaso, incontra Hinata intenta ad allenarsi (o così sembra). Al solo verderlo la ragazza arrossisce vistosamente e gli domanda il perchè della sua presenza in quel luogo.
Naruto le domanda se Neji sia davvero così forte e le confida (cosa che non aveva mai fatto prima con nessun'altro) di non sentirsi affatto sicuro della propria riuscita.
Hinata gli confida, non senza qualche esitazione, che è riuscita ad arrivare dov'è arrivata grazie al suo incoraggiamento. Le parole di Naruto l'hanno resa in qualche modo più forte e per questo lo ringrazia di cuore.
Naruto allora le confida di sembrare solamente forte, ma che in realtà quello è solo un atteggiamento utile a mascherare gli errori che commette di continuo.
A questo punto interviene la giovane ninja che, sfoderando un coraggio inatteso, lo contraddice sostenendo che il suo più grande talento è proprio quello di non essere perfetto; infatti pur sbagliando egli è sempre capace di conservare grande dignità e soprattutto di ripartire ogni volta; questa è la vera forza a suo avviso.
La timida Hinata conclude la conversazione dicendo che è appunto questo uno degli aspetti che la colpisce quando lo osserva.
Al termine del discorso di Hinata (che ha abbassato lo sguardo ridiventando improvvisamente la solita ragazza timida ed introversa), Naruto rincuorato dalle sue parole le fa un'altra confessione: prima di allora l'aveva sempre creduta una persona strana, sempre triste ed insicura (a queste parole Hinata si deprime non poco); tuttavia il nostro eroe conclude la frase sostenendo che a lui sono sempre piaciute le persone come lei.
Dopo averla invitata al suo incontro, Naruto si allontana lasciando la giovane in uno stato di mutismo ed immobilità assoluti, che non si sciolgono nemmeno all'arrivo di Kiba, il quale si domanda cosa sia accaduto alla ragazza.

Durante l'incontro con Neji, Naruto ricordando le parole di Hinata combatte con una grinta inaspettata, difendendo la ragazza dagli attacchi e dalle provocazioni del rivale. Dopo una strenua lotta senza esclusione di colpi, Naruto, grazie al Chakra del Demone in lui rinchiuso riesce a battere il rivale.
Dopo la proclamazione della sua vittoria, il suo primo pensiero è quello di domandarsi se Hinata abbia potuto vedere la sua vittoria.
Purtroppo la ragazza, ancora provata dal combattimento col cugino ha perso i sensi ed è stata curata poco prima della fine dell'incontro, non potendo così assistere alla vittoria di Naruto.

Sicuramente, l'Esame di selezione dei Chunin ha contribuito in maniera fondamentale all'avvicinamento dei due ragazzi che, da semplici conoscenti sono divenuti, coadiuvati anche dalla somiglianza delle loro situazioni di vita, intimi confidenti.
Trovo significativo anche il fatto che Naruto, sempre spavaldo in ogni occasione, abbia deciso di confidare proprio ad Hinata (e non a Sakura, con cui ha sicuramente più confidenza) le proprie paure e debolezze. Questo lascia ci lascia ben sperare sul possibile futuro della loro relazione anche se come si suole dire: "a Kishimoto l'ardua sentenza"!(ndr.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Beh... le premesse sembrano molto buone!!!!